Le persone anziane hanno, di solito, le orecchie grandi, perché invecchiando, i tessuti del viso si rilassano, perdono elasticità e il padiglione auricolare aumenta di dimensione. Quindi, in molte culture, le orecchie grandi sono simbolo di longevità. Tirare le orecchie al festeggiato, cercare di farle allungare, vuol dire volergli regalare molti anni da vivere.
Tirare le orecchie è un augurio di lunga vita.
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Un invito speciale
Carissimi…
Voglio condividere con voi una grande gioia. Durante la mia missione in Spagna in settembre, ho avuto l’opportunità di vedere in privato il film TERRA DI MARIA, prodotto dalla casa di produzione spagnola INFINITO+UNO. Un incanto, veramente!! Molto presto potrete vederlo anche nelle sale italiane, dopo essere uscito in altri 15 paesi, con un enorme successo! Vedrete che si tratta di un meraviglioso strumento di evangelizzazione ! Può far nascere in ogni spettatore la decisione di amare Dio e la Madonna.
Oggi non sono molti i film che parlano dell’amore di Dio, della fede e della Chiesa, mostrando la verità, la bontà e la bellezza. TERRA DI MARIA parla della misericordia di Dio, dell’amore infinito che Lui ha per noi, della premura costante di Nostra Madre, Maria, affinché volgiamo i nostri cuori verso l’Amore. Il film presenta in modo brillante e profondo varie persone che hanno vissuto per molti anni lontano da Dio…
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Buona settimana
Ama la vita così com’è. Amala pienamente, senza pretese; amala quando ti amano o quando ti odiano, amala quando nessuno ti capisce, o quando tutti ti comprendono. Amala quando tutti ti abbandonano o quando ti esaltano come un re. Amala quando ti rubano tutto o quando te lo regalano. Amala quando ha senso o quando sembra non averlo nemmeno un pò. Amala nella piena felicità, o nella solitudine. Amala quando sei forte, o quando ti senti debole. Amala quando hai paura, o quando hai una montagna di coraggio. Amala non soltanto per i grandi piaceri e le enormi soddisfazioni; amala anche per le piccolissime gioie. Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe, amala anche se non è come la vorresti. Amala ogni volta che nasci e ogni volta che stai per morire. Ma non amare mai senza amore. Non vivere mai senza vita. (Madre Teresa)
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“mandà a da do cù in ciappa”
Nel medioevo una delle torture genovesi maggiormente utilizzate era quella di “mandà a da do cù in ciappa” ovvero andare a sbattere il posteriore su una pietra. Questa pena, riservata soprattutto ai debitori insolventi, consisteva nel chiudere i condannati in una gabbia con le terga nude rivolte verso i passanti che li osservavano compiaciuti e divertiti. Per rendere questa punizione ancor più dolorosa e avvilente i condannati venivano issati ad un paio di metri di altezza da terra, con una corda e fatti inaspettatamente precipitare con il posteriore nudo su di una lastra di pietra….che da questo momento in poi prenderà il nome di “ciappa”…
Nel Quattrocento i debitori insolventi venivano incarcerati nella prigione della “Malapaga” (nome significativo!): il tragitto passava a fianco della “Calpa Piscium”, una loggetta al posto dell’odierno palazzo della Raibetta, che serviva da mercato del pesce; parte “integrante” della punizione consisteva nel denudare le natiche del debitore…
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l’eco
All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :
“AAAhhhhhhhhhhh!!!”
Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?”
E ricevette la risposta: “Chi sei tu?”
Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?”
E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?”
Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo”
E ricevette la risposta: “Codardo!”
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?”
Il padre gli sorrise e rispose:”Figlio mio, ora stai attento:”
E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”
La voce rispose: “Tu sei un campione!”
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: “La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un’eco, ti restituisce quello che tu dici o…
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Apre il primo Hard Rock Cafe
lunedì 14 giugno 1971
Sorseggiare un buon caffè fantasticando sulle mitiche chitarre di Jimi Hendrix e John Lennon o sugli abiti di Freddie Mercury e Madonna, è un’emozione che possono provare soltanto i clienti della celebre catena di Hard Rock Cafe!
L’idea di un ristorante tematico, concepito come una memoria storia del rock attraverso gadget, strumenti e documenti sui grandi artisti del passato, venne a Peter Morton e Isaac Tigrett, che lo aprirono nel 1971 a Londra.
Il successo non tardò ad arrivare anche per il sostegno delle star della musica e del cinema che presero a frequentare abitualmente il locale. In seguito i due si separarono e la catena fu venduta prima alla Rank Corporation, poi alla tribù di Seminole, residenti in Florida.
Tra i 175 Cafe sparsi in 53 paesi, tre sono in Italia, nello specifico a Firenze, Roma e Venezia. Nel business multimiliardario della catena, hanno un peso rilevante i gadget, su tutti le t-shirtbianche con…
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Il dono di alcuni
ci sono persone che ti conoscono da una vita e in realtà non sanno nulla di te
ci sono altre a cui è sufficiente uno sguardo
per leggerti nel cuore.
buona settimana
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tramonto
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giugno: mese del sacro cuore di gesù
L’immagine del Sacro Cuore di Gesù ci ricorda il cuore della nostra fede, Dio ci ama con tutto il cuore e noi, quindi, dobbiamo amare lui con tutte le nostre forze. Gesù ha un cuore che ama oltre ogni misura. E tanto ci ama, che soffre quando il suo grande amore non è corrisposto.
La Chiesa dedica il mese di giugno al Sacro Cuore di Gesù, affinché noi lo amiamo, onoriamo e imitiamo soprattutto in questi 30 giorni.
Dobbiamo vivere in questo mese, mostrando a Gesù con le nostre opere che lo amiamo, che corrispondiamo al grande amore che Egli ha per noi e ci ha mostrato offrendo se stesso alla morte per noi, rimanendo nell’Eucaristia e aprendoci la via della vita eterna . Ogni giorno ci avviciniamo a Gesù o ci allontaniamo da da Lui che mai cessa di amare.
Dobbiamo vivere ricordandoci che ogni volta che agiamo: che…
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Mausoleo Mazziniano
Altro monumento celebre di Staglieno è il sepolcro di Giuseppe Mazzini.
Inaugurato nel 1874 il 10 marzo nel secondo anniversario della morte, poichè il Phanteon non era ancora terminato il corpo dell’esule fu sistemato li dal comune di genova
Mazzini morì a pisa il 10 marzo poiché era esule, il giorno dopo accanto al suo corpo si radunò il fior fiore della massoneria italiana: Aurelio Saffi, Maurizio Quadrio, Federico Campanella, e Sara Nathan Levi ricca vedova che a londra aveva sostenuto economicamente Mazzini.
si rendeva necessario conservare al meglio le spoglie per poterle trasportare a genova cosi fu chiamato uno specialista, uno scienziato massone e un pò strano, un tale di nome Paolo Gorini che si occupava di una specie di imbalsamazione chiamata “pietrificazione”.
In un primo tempo il corpo non fu trattato in maniera adeguata tanto che nel viaggio per portarlo a genova la cassa si ruppe data l’avanzare…
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